Il Gruppo Sportivo Maglierie FDB nasce dalla passione per il ciclismo e dall’idea di Luciano Dalla Bona e di Antonio Fin. I due sono cresciuti insieme tra le fila della Polisportiva Libertas Pressana: uno, Luciano, da corridore e promessa delle due ruote; l’altro, Antonio, da sostenitore prima, accompagnatore poi e quindi dirigente della società pressanese. Era il 1959 quando un giovane Luciano Dalla Bona saliva per la prima volta in bicicletta: chiamato all’appello da Gianni Feriani, allora dirigente della Libertas pressanese e sostenuto da tanti appassionati come il presidentissimo Benito Dal Maso.
 

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La carriera del “Cianon”, che va ai ritrovi di partenza accompagnato in Lambretta con la bici sulle spalle o a bordo della Fiat 1400 messa a disposizione dal tassista di Pressana, un altro grande appassionato delle due ruote del tempo, Bruno Rossin, è fulminante: con la maglia rosso-blu inizia subito a mettersi in luce e ottiene diversi risultati interessanti. A 20 anni, consigliato da Rinaldino Zanini e Renato Robinelli, lascia le fila della Libertas Pressana, per approdare tra i dilettanti con l’Olimpica di Arzignano; con la maglia della formazione vicentina dimostra tutta la propria forza e la propria classe tanto da impressionare Olimpio Rigoni che, nel 1962, consiglia al papà Severino di portarlo a vestire i colori della gloriosa S.C. Padovani. Con la gloriosa società padovana, Luciano si conquista un posto in nazionale con cui si aggiudicherà due Campionati del Mondo nella 100 chilometri ad Albertville (Francia) nel 1964 e a Lasarte (Spagna) nel 1965, intervallati dall’argento olimpico di Tokyo 1964.
 

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Titoli che faranno conoscere Luciano al grande pubblico e renderanno orgogliosa la Libertas Pressana di aver cresciuto un Campione di questo calibro. Il salto nel professionismo di Luciano Dalla Bona è targato 1967: per quattro anni, fino al 1970, vestirà i colori della gloriosa Salvarani diretta dal mitico Luciano Pezzi. Sono anni intensi per il ciclismo mondiale: anni nei quali le due ruote muovono le masse e la disciplina, all’interno di ogni squadra, si respira fortissima tanto da tramutarsi in un autentico spirito di appartenenza. E Luciano Dalla Bona, da ragazzino prodigio, si trasforma in un “uomo squadra” fondamentale per costruire il successo di Felice Gimondi al Giro d’Italia del 1969. Quando il Capitano chiama o è in difficoltà, Dalla Bona c’è sempre. Fedele e dedito alla causa. A fine 1970 Luciano Dalla Bona decide di scendere di bicicletta. Dai primi colpi di pedale dati a Pressana di strada ne ha fatta molta ed è arrivato a solcare i palcoscenici più importanti e prestigiosi del ciclismo mondiale. Ha conosciuto la gioia dei successi più importanti e la fatica delle gare più impegnative, è diventato un Campione e per lui è arrivato il momento di prepararsi ad essere un imprenditore di successo. Nasce così il “Maglificio FDB” con un acronimo che ricorda la solida unione tra i “Fratelli Dalla Bona” destinato a diventare negli anni simbolo di qualità e fascino tutto Made in Italy.
 

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Impegnato tra tessuti, filati, disegni sartoriali e nuovi macchinari, il cuore di Luciano Dalla Bona non smette mai di battere per il ciclismo. Luciano mantiene i rapporti con i suoi ex compagni di squadra e, soprattutto, con quel gruppo di appassionati che lo aveva accompagnato nei suoi primi anni nel ciclismo, a Pressana. E proprio dalle parole di uno dei suoi amici più fidati, Antonio Fin, nasce l’idea di tornare a fare ciclismo: per Luciano non è più tempo di correre, ma ci sono tanti ragazzi da far crescere attraverso questo sport. È il 1977, la politica e le parrocchie sono impegnate ormai su altri fronti: lo sport da mezzo di aggregazione del consenso sta diventando un affare per appassionati puri. In questo contesto anche la Polisportiva Libertas Pressana ha concluso la propria attività agonistica nel 1974 e per questo è giunto il momento di dare vita ad un nuovo sodalizio in grado di conquistare la scena del ciclismo giovanile nazionale che, nel frattempo, si sta facendo sempre più competitiva ed affollata. “Facciamo una squadra nostra. Una squadra FDB” chiosa Giovanni, fratello minore di Luciano, anche lui corridore della Libertas Pressana, passato tra le fila della S.C. Padovani e approdato al professionismo.
 

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L’idea piace e riempie d’orgoglio Luciano Dalla Bona che già pensa a come fare a reperire maglie, bici e mezzi per mettere in sella la prima formazione della storia della FDB mentre Antonio Fin recluta i primi corridori e avvia le pratiche per la prima affiliazione alla FCI. Il 2018, a 40 anni di distanza dalla sua fondazione, vede il team di Luciano Dalla Bona godere di ottima salute: un vivaio rinnovato e ancora una volta folto assicura un futuro luminoso alla società bianco-rosso-nera sempre nel nome dei Dalla Bona. La terza generazione di questa straordinaria famiglia sta crescendo ed è pronta per rinverdire i fasti del passato grazie ad una passione tramandata insieme ai valori del ciclismo. Una quarantina di ragazzi tra giovanissimi, esordienti ed allievi gareggiano oggi sotto l’insegna della FDB: al loro servizio c’è uno staff numeroso e professionale oltre che una struttura che assicura loro tutti gli strumenti per esprimersi al meglio delle loro possibilità.
 

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